15 aprile 2025 – COMMENTO AL VANGELO (Gv 13,21-33.36-38)

Don Alessandro FaranoBlogLeave a Comment

Martedì della Settimana Santa

Nel brano di Giovanni 13,21-33.36-38, ci troviamo nel contesto dell’Ultima Cena, un momento di grande intensità emotiva e spirituale. Gesù, profondamente turbato, annuncia il tradimento da parte di uno dei suoi discepoli e predice il rinnegamento di Pietro. Questo episodio mette in luce la fragilità umana e il contrasto tra l’amore perfetto di Cristo e le debolezze dei suoi seguaci.
La figura di Giuda ci ricorda le parole del Salmo 41:10: “Persino l’amico in cui confidavo, che mangiava il mio pane, alza contro di me il suo calcagno”. Questo versetto profetico evidenzia la sofferenza del tradimento, ma anche la fedeltà di Dio che supera ogni inganno umano. Allo stesso tempo, il rinnegamento di Pietro ci mostra che anche chi ama sinceramente il Signore può cadere, ma la misericordia divina è sempre pronta a rialzare chi si pente.
Sant’Ambrogio riflette su questo tema affermando: “Non c’è peccato che non possa essere perdonato se c’è pentimento sincero”. Le sue parole ci invitano a guardare oltre i fallimenti personali e a confidare nella grazia di Dio.
Durante la Settimana Santa, questo brano ci chiama a meditare sul mistero della passione di Cristo e sul suo amore incondizionato. Ecco alcuni consigli per attualizzare questo insegnamento nella nostra vita quotidiana:

  • Riconoscere la propria fragilità: Come Pietro e Giuda, anche noi siamo vulnerabili al peccato. La Settimana Santa è un momento per esaminare il nostro cuore e riconoscere le nostre debolezze.
  • Pentimento sincero: Il rinnegamento di Pietro ci insegna che non è mai troppo tardi per tornare al Signore. Confidiamo nella sua misericordia e chiediamo perdono con sincerità.
    Amore incondizionato: Imitiamo l’amore di Cristo verso tutti, anche verso chi ci ferisce o tradisce. Questo amore trasforma le relazioni e ci avvicina al cuore di Dio.
  • Vigilanza spirituale: Come Gesù avvertì i suoi discepoli del tradimento e del rinnegamento, anche noi dobbiamo essere vigilanti nella nostra vita spirituale per evitare le tentazioni.

In conclusione, Giovanni 13,21-33.36-38 ci invita a contemplare l’amore sacramentale e redentivo di Cristo durante la Settimana Santa. È un richiamo alla fiducia nella misericordia divina e alla perseveranza nella fede, nonostante le nostre cadute. Seguendo l’esempio di Pietro, possiamo rialzarci e rinnovare il nostro impegno a vivere come veri discepoli del Signore.

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