Mercoledì della Settimana Santa

Il brano di Matteo 26,14-25 ci introduce al dramma del tradimento di Giuda, uno degli eventi centrali della Passione di Cristo. Giuda, uno dei dodici apostoli, si reca dai capi dei sacerdoti e concorda di consegnare Gesù in cambio di trenta monete d’argento. Durante l’Ultima Cena, Gesù rivela che uno dei suoi discepoli lo tradirà, suscitando turbamento tra i presenti. Questo episodio ci invita a riflettere sulla fragilità umana e sulla misericordia divina.
La cifra di trenta monete d’argento richiama una profezia dell’Antico Testamento: “Essi pesarono trenta sicli d’argento come mia paga” (Zaccaria 11:12). Questo dettaglio sottolinea come il tradimento di Giuda fosse già prefigurato nella Scrittura e fa emergere il contrasto tra il valore materiale attribuito a Gesù e il valore infinito del suo sacrificio per la salvezza dell’umanità.
Sant’Ambrogio, parlando del tradimento di Giuda, affermava: “Non è il prezzo che rende colpevole Giuda, ma la sua intenzione; non è la moneta che condanna, ma la sua avarizia”. Questa riflessione ci invita a guardare oltre l’azione esteriore e a esaminare le intenzioni del cuore. Giuda non solo tradisce Gesù per denaro, ma lo fa rinunciando alla relazione d’amore con il Maestro.
Durante la Settimana Santa, questo brano ci chiama a confrontarci con le nostre fragilità e i nostri tradimenti quotidiani. Come Giuda, anche noi possiamo cadere nella tentazione di mettere al primo posto interessi personali o egoistici, dimenticando l’amore e la fedeltà verso Dio. Tuttavia, la Passione di Cristo ci ricorda che la misericordia divina è sempre pronta ad accoglierci se ci pentiamo sinceramente.
Alcuni consigli:
- Esame di Coscienza: Dedichiamo del tempo a riflettere sulle nostre azioni e sulle nostre scelte. Chiediamoci se ci sono momenti in cui abbiamo preferito i nostri interessi personali alla fedeltà verso Dio e verso gli altri.
- Pentimento Sincero: La Settimana Santa è un momento privilegiato per avvicinarci al sacramento della Riconciliazione. Come Giuda avrebbe potuto fare, anche noi possiamo tornare a Dio con un cuore contrito.
- Vivere l’Eucaristia: Durante l’Ultima Cena, Gesù si dona completamente ai suoi discepoli. Partecipiamo all’Eucaristia con gratitudine e consapevolezza, riconoscendo il valore infinito del sacrificio di Cristo.
- Amore Disinteressato: Contrastiamo la tentazione dell’egoismo con atti concreti di amore verso gli altri. Impegniamoci a vivere relazioni autentiche basate sulla generosità e sulla fedeltà.
In conclusione, il brano di Matteo 26,14-25 ci invita a guardare dentro noi stessi e a riconoscere le nostre fragilità. Durante la Settimana Santa, lasciamoci trasformare dall’amore misericordioso di Cristo, impegnandoci a vivere una fede autentica che si esprime nel pentimento sincero e nell’amore disinteressato verso Dio e il prossimo
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