Martedì nell’Ottava di Pasqua

Nel brano di Giovanni 20,11-18, Maria Maddalena è protagonista di un incontro straordinario con il Cristo risorto. In lacrime davanti al sepolcro vuoto, Maria cerca il suo Signore senza riconoscerlo immediatamente, fino a quando Gesù la chiama per nome: “Maria!” In quell’istante di intimità, la sua fede si rinnova e il suo dolore si trasforma in gioia. Gesù le affida il compito di annunciare ai discepoli la grande verità della Risurrezione: “Va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro.”
Questo episodio ci insegna che l’incontro con il Cristo risorto avviene spesso nei momenti di dolore e smarrimento, quando meno ce lo aspettiamo. Come sottolinea Sant’Ambrogio: “Maria cercava un uomo e trovò Dio; cercava un corpo morto e trovò il corpo vivente; cercava con lacrime e trovò con gioia.” Questa riflessione ci invita a non smettere mai di cercare, perché il Signore ci chiama per nome, ci conosce intimamente e si rivela nel nostro vissuto quotidiano.
Nell’Antico Testamento, il Cantico dei Cantici esprime poeticamente un amore che cerca e trova: “L’ho cercato, ma non l’ho trovato. L’ho incontrato e non lo lascerò” (Ct 3,1-4). Questo amore passionale e fiducioso rispecchia l’intensità con cui Maria Maddalena cerca il suo Signore e il legame profondo che si instaura con Lui.
Nel tempo pasquale, Maria Maddalena ci insegna due lezioni fondamentali per vivere la nostra fede nel quotidiano:
- Non smettere di cercare il Signore: Anche nei momenti di sconforto e dubbio, non scoraggiamoci. La fede ci insegna che, come per Maria Maddalena, anche noi possiamo incontrare il Cristo risorto, soprattutto nella preghiera e nei sacramenti. Ogni giorno, dedichiamo tempo per parlare con Lui attraverso una preghiera sincera e personale.
- Diventare annunciatori della Risurrezione: Una volta che abbiamo incontrato Cristo nella nostra vita, siamo chiamati a testimoniarlo agli altri. Proprio come Maria Maddalena corre dai discepoli per annunciare la Risurrezione, anche noi possiamo condividere la gioia pasquale con gesti di amore, parole di conforto e testimonianze di speranza.
In conclusione, il brano di Giovanni 20,11-18 ci invita a non perdere la speranza e a cercare sempre il Signore, con la certezza che Lui è vivo e si fa presente nella nostra vita. La Pasqua è il tempo della gioia e della luce, un’opportunità per rinnovare la nostra fede e diventare, come Maria Maddalena, testimoni del Risorto nel mondo.
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