23 Aprile 2025 – COMMENTO AL VANGELO (Lc 24,13-35)

Don Alessandro FaranoBlogLeave a Comment

Mercoledì nell’Ottava di Pasqua

Il brano di Luca 24,13-35 racconta l’incontro di Gesù risorto con i due discepoli sulla strada verso Emmaus. Questi, scoraggiati e confusi per gli eventi della Passione, non riconoscono subito il Maestro, ma lo ascoltano mentre spiega loro le Scritture. Solo quando Gesù spezza il pane i loro occhi si aprono, e riconoscono la sua presenza.
Questo episodio ci invita a riflettere su come spesso, nella nostra vita, fatichiamo a riconoscere la presenza di Cristo, specialmente nei momenti di difficoltà e smarrimento. Sant’Ambrogio, commentando questo brano, dice: “Ciò che si vede nel sacramento eucaristico è il frutto della Parola: è Cristo che si fa riconoscere nel gesto della frazione del pane.” Il Padre della Chiesa sottolinea qui come l’Eucaristia sia il luogo privilegiato in cui il Risorto si manifesta a noi.
In modo simile, l’Antico Testamento ci prepara a comprendere la presenza di Dio nei momenti di difficoltà. Il Salmo 119:105 proclama: “Lampada ai miei piedi è la tua parola, luce sul mio cammino”. Questo versetto richiama il ruolo della Parola di Dio nel rivelare la presenza di Cristo, anche quando il nostro cammino sembra oscuro.
Durante il periodo pasquale, questo brano assume una rilevanza particolare: la Pasqua non è solo memoria, ma un’esperienza viva che ci invita a cercare e riconoscere il Risorto nelle nostre vite. Gesù, camminando accanto ai discepoli di Emmaus, ci mostra che non ci abbandona mai, anzi si fa vicino nelle nostre debolezze.

  1. Riconoscere Cristo nella quotidianità
    Proprio come i discepoli di Emmaus, anche noi siamo chiamati a riconoscere Gesù nei momenti ordinari della nostra vita. Questo può avvenire attraverso la lettura della Parola di Dio e la partecipazione all’Eucaristia. Dedichiamo tempo alla meditazione delle Scritture e lasciamo che la Parola illumini il nostro cammino.
  2. Vivere la speranza della Pasqua
    Non lasciamoci sopraffare dallo scoraggiamento. Anche nei momenti di difficoltà, ricordiamo che Cristo è accanto a noi, pronto a camminare al nostro fianco. Coltiviamo la preghiera quotidiana e la fiducia in Dio per aprire i nostri occhi e riconoscere la sua presenza nelle persone, nelle situazioni e nei piccoli gesti di ogni giorno.

In conclusione, il brano di Emmaus ci invita ad avere fede nella presenza del Risorto, che illumina il cammino della nostra vita. Lasciamo che la Parola e il Pane spezzato alimentino la nostra speranza e ci guidino verso la pace e la gioia pasquale. Come i discepoli, anche noi possiamo proclamare con entusiasmo: “Non ardeva forse il nostro cuore mentre ci parlava lungo la via?” (Lc 24,32).

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