14 Maggio 2025 – COMMENTO AL VANGELO (Gv 15,9-17)

Don Alessandro FaranoBlogLeave a Comment

San Mattia, apostolo

Nel discorso della vite, Gesù rivela il cuore della relazione con i discepoli: un amore che nasce dal Padre e si fa dono totale. «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15,13) sintetizza la novità cristiana: Cristo non chiama servi, ma amici, rivelando loro il mistero del Padre. L’osservanza dei comandamenti, lungi dall’essere un peso, è la via per «rimanere» in quell’amore che trasforma la vita in comunione e libertà.
Sant’Agostino commenta: «Ci ha amati per primo, non perché eravamo degni, ma per renderci degni del suo amore» (Commento alla Prima lettera di Giovanni). Questo amore gratuito risuona nel mese di maggio dedicato a Maria, la prima “amica” del Signore, che ha accolto il Verbo nel silenzio e nell’obbedienza. Come lei, i credenti sono chiamati a portare frutto nell’umiltà quotidiana.

  1. Coltivare la preghiera di ascolto, imitando Maria che «custodiva tutte queste cose nel suo cuore» (Lc 2,19). Dedica qualche minuto al giorno al silenzio, lasciando che la Parola modelli i tuoi gesti.
  2. Amare con gratuità, soprattutto chi è “lontano” o indifferente. Come Gesù ha lavato i piedi a Giuda, scegli un piccolo atto di servizio verso chi non te lo aspetta, spezzando la logica del do ut des.

In un mondo che esalta l’autosufficienza, il Vangelo ci ricorda: l’amore vero nasce dall’essere stati scelti (Gv 15,16), non dal merito. È questa la rivoluzione che trasforma i rapporti in fraternità.

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