1 GIUGNO 2025 – COMMENTO AL VANGELO (Lc 24,46-53)

Don Alessandro FaranoBlogLeave a Comment

Ascensione del Signore

Nel brano di Luca 24,46-53, che leggiamo nella solennità dell’Ascensione, Gesù risorto si manifesta ai discepoli, conferma il compimento delle Scritture e affida loro la missione: “nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati”. Poi li benedice e, mentre li benedice, viene portato su in cielo. I discepoli, invece di rattristarsi, tornano a Gerusalemme “con grande gioia” e lodano Dio nel tempio.
L’Ascensione non è un addio, ma l’inizio di una presenza nuova e universale di Gesù, che ora siede alla destra del Padre e intercede per noi. Come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica, “l’elevazione sulla croce significa e annuncia l’elevazione dell’ascensione al cielo” (CCC 661). Gesù, vero Dio e vero uomo, porta con sé la nostra umanità presso Dio: “L’Ascensione ci mostra una realtà consolante per il nostro cammino: in Cristo, la nostra umanità è stata portata presso Dio”.
In questo mese di giugno, tradizionalmente dedicato al Sacro Cuore di Gesù, siamo invitati a contemplare l’amore infinito di Cristo, che continua a battere per noi anche nella gloria del cielo. Santa Margherita Maria Alacoque, apostola del Sacro Cuore, ci ricorda che il cuore di Gesù è “fonte di amore infinito per l’umanità” e che il suo amore non ha confini, accompagna ogni nostra gioia e dolore.
Il Salmo 47 canta: “Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba” (Sal 47,6). L’Ascensione è dunque motivo di gioia e di speranza: Cristo non ci abbandona, ma ci prepara un posto e ci dona lo Spirito Santo per essere suoi testimoni nel mondo.
Nella vita quotidiana, questo Vangelo ci invita a vivere con lo sguardo rivolto al cielo ma con i piedi ben piantati sulla terra, impegnandoci nella missione che Gesù ci affida: testimoniare il suo amore, vivere la conversione e il perdono, attingere forza e misericordia dal suo Sacro Cuore. Un consiglio di fede: in questo mese, dedichiamo un momento ogni giorno alla preghiera al Sacro Cuore di Gesù, affidandogli le nostre fatiche e le nostre gioie, e chiediamo la grazia di essere strumenti della sua gioia e della sua pace nel mondo.

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