Martedì della XI settimana del tempo ordinario

Nel brano di Matteo 5,43-48, Gesù ci invita a un amore senza confini: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”. Questo insegnamento supera la legge antica che limitava l’amore al prossimo e ci chiama a imitare l’amore perfetto e misericordioso di Dio, che “fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni” (Mt 5,45).
L’Antico Testamento già esprimeva questa apertura all’amore universale: nel Levitico 19,18 si legge “Amerai il tuo prossimo come te stesso”, ma Gesù spinge oltre, invitandoci ad amare anche chi ci e nemico, riflettendo cosi la perfezione del Padre celeste.
Nel mese di giugno, dedicato al Sacro Cuore di Gesù, questo invito assume un significato particolare. Il Cuore di Cristo e simbolo di un amore infinito, paziente e misericordioso, capace di abbracciare ogni uomo, anche il piu lontano o il piu ferito. San Giovanni Paolo II ricordava che “Il Cuore di Gesù e la sorgente inesauribile del vero amore” e ci chiama a lasciarci trasformare da questo amore.
Nella vita quotidiana, questo brano ci sfida a praticare un amore concreto, anche verso chi ci e difficile o ci ha fatto del male. Un consiglio di fede semplice ma potente e quello di iniziare ogni giorno con una preghiera per i nostri “nemici”, chiedendo al Signore di donarci un cuore capace di perdono e di pace. Cosi, imitando il Cuore di Gesu, potremo vivere una fede autentica e trasformante.

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