Giovedì della XII settimana del tempo ordinario

Il brano di Matteo 7,21-29 è la conclusione del grande Discorso della Montagna, una sintesi intensa e diretta dell’insegnamento di Gesù. Le sue parole non lasciano spazio a fraintendimenti: non basta dire “Signore, Signore” per entrare nel Regno dei cieli, ma bisogna fare la volontà del Padre. In altre parole: non basta proclamare la fede, bisogna viverla, metterla in pratica.
Gesù continua con un’immagine molto concreta e familiare: due uomini costruiscono una casa, ma solo quello che la fonda sulla roccia può resistere alla tempesta. L’altro, che costruisce sulla sabbia, crolla al primo urto. Qui il messaggio è chiarissimo: la roccia è la Parola di Dio vissuta, non solo ascoltata. E’ la fedeltà concreta al Vangelo, giorno dopo giorno, spesso nei piccoli gesti nascosti.
Nel mese di giugno, dedicato al Sacro Cuore di Gesù, questa Parola ci chiama a guardare alla roccia più sicura che abbiamo: il Cuore di Cristo, saldo, fedele, pieno di amore instancabile. In un mondo che cambia continuamente e in cui tante certezze sembrano vacillare, il Cuore di Gesù è il luogo dove possiamo costruire senza paura. E’ li che troviamo la volontà del Padre, non come un dovere imposto, ma come un cammino di amore vero e affidabile.
Sant’Agostino, commentando un passo simile, scrive: “Temo Gesu che passa e non torna piu.”
E’ un invito a non rimandare la decisione di costruire sulla roccia, a non lasciare che le parole restino solo suoni, ma diventino vita. Perché ascoltare senza fare, credere senza agire, è come costruire sulla sabbia: tutto sembra andare bene finché non arriva la tempesta.
E oggi, le “tempeste” non mancano: difficoltà familiari, incertezze economiche, solitudini interiori, crisi di fede. Ma se abbiamo radicato la nostra vita nel Cuore di Gesù, nella sua Parola, possiamo restare in piedi. Perché non è la tempesta a fare la differenza, ma il fondamento su cui poggia la nostra casa.
Come attualizzare questo Vangelo oggi? Viviamo in un tempo dove le parole abbondano: online, nei discorsi, nei progetti. Ma il Vangelo ci chiede di essere “credenti credibili”, persone che costruiscono sulla roccia della coerenza, dell’ascolto autentico della Parola, dell’amore concreto.
Il consiglio di fede per la vita quotidiana è questo: scegli un versetto del Vangelo ogni settimana, meditaci sopra, e trova un gesto concreto con cui metterlo in pratica. Piccoli passi, ma veri. Non basta ascoltare la Messa o leggere il Vangelo: dobbiamo lasciarci trasformare.
Come dice il Salmo 18: “Il Signore è la mia roccia, la mia fortezza, il mio liberatore.” Costruisci la tua casa su questo Cuore: non sarai mai deluso.
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