Cuore immacolato della Beata Vergine Maria
Il brano di Luca 2,41-51 ci conduce nella quotidianità della Sacra Famiglia, in un momento di smarrimento e ritrovamento che rivela, in modo profondo, il mistero dell’identità di Gesù e il ruolo unico di Maria. Dopo tre giorni di angoscia, Maria e Giuseppe ritrovano il loro figlio nel tempio, tra i dottori della Legge, intento a discutere con saggezza. Alla domanda affettuosa e inquieta di Maria – «Figlio, perché ci hai fatto questo?» – Gesù risponde con parole che svelano la sua origine divina: «Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?»
E in questa scena, apparentemente semplice, che si riflette il Cuore Immacolato di Maria, cuore che non si scandalizza, ma accoglie, medita, custodisce. Maria non comprende pienamente, ma non si ribella: “Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore” (Lc 2,51). E’ il cuore di una madre, ma anche di una discepola. E’ il cuore puro e silenzioso che ascolta e si fida. Come afferma sant’Ambrogio: «Maria imparava dal Figlio ciò che lei stessa aveva generato».
Questa custodia interiore è la via del vero ascolto di Dio. Maria non pretende di comprendere tutto subito, ma lascia che il mistero abiti in lei, con fiducia e amore. Il suo Cuore Immacolato è lo spazio dove la Parola si incarna non solo nel corpo, ma anche nell’anima.
Anche nella nostra vita, ci sono momenti in cui Dio sembra “scomparire”, in cui non capiamo il senso di ciò che accade. In quei momenti, siamo chiamati a imitare Maria: non chiudere il cuore, ma custodire. Custodire la fede, anche senza comprendere. Custodire la speranza, anche nell’incertezza.
Un consiglio di fede concreta: prenditi un momento ogni sera per rileggere la tua giornata alla luce del Vangelo. Chiediti: dove ho visto Dio oggi? E se non l’hai visto, chiedi la grazia di un cuore come quello di Maria, capace di custodire e attendere. Cosi il Cuore Immacolato di Maria diventerà anche la forma del nostro cuore credente.
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