San Tommaso, Apostolo

Nel brano di Giovanni 20,24-29, incontriamo l’apostolo Tommaso che, di fronte all’annuncio della Risurrezione, fatica a credere senza vedere e toccare con mano. Gesù, nella sua misericordia, si manifesta a lui e lo invita a mettere il dito nelle sue piaghe. Di fronte a questa esperienza, Tommaso proclama una delle più belle professioni di fede: «Mio Signore e mio Dio!».
San Gregorio di Nissa afferma: “La fede, quando e sostenuta dall’amore, conduce alla vera conoscenza di Dio”. Tommaso, passando dall’incredulità alla fede, ci mostra che il cammino verso il Signore passa spesso attraverso i nostri dubbi, ma si compie nell’incontro personale con Cristo Risorto.
Celebriamo oggi la memoria liturgica di San Tommaso Apostolo, esempio di sincerità e ricerca della verità, e siamo nel mese di Luglio, dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù, simbolo dell’amore misericordioso che accoglie le nostre fragilità e ci invita a fidarci sempre di Lui.
Nella vita quotidiana, anche noi possiamo attraversare momenti di dubbio o di fatica nella fede. In questi momenti, il consiglio evangelico è quello di aprire il cuore a Gesù, affidandogli con sincerità le nostre domande e le nostre ferite, certi che Lui ci accoglie con amore. Ogni giorno, possiamo ripetere con fiducia la preghiera di Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”, lasciandoci avvolgere dalla tenerezza del Suo Cuore e rinnovando la nostra fede nella Sua presenza viva accanto a noi.
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