Trasfigurazione del Signore

Il brano evangelico di Luca 9,28b-36, che celebriamo oggi nella festa della Trasfigurazione del Signore, è una tappa fondamentale nella rivelazione della divinità di Gesù. Sul monte, davanti a Pietro, Giovanni e Giacomo, Gesù si manifesta trasfigurato in luce, mentre Mosè ed Elia parlano con Lui della sua “partenza” a Gerusalemme. Questo momento di gloria anticipa la Pasqua, il mistero pasquale che sarà la piena manifestazione dell’amore di Dio nel dolore e nella resurrezione.
San Giovanni Crisostomo commentava: «La Trasfigurazione è il mistero in cui il cielo tocca la terra, e l’umano si unisce al divino»; un segno visibile che invita anche noi a contemplare la gloria che ci attende, se resteremo fedeli al Signore.
Il mese di agosto, tradizionalmente tempo di vacanza e riposo, diventa una preziosa occasione anche per una pausa interiore, per ascoltare la Parola di Dio senza fretta e lasciare che illumini la nostra vita. Come la luce che avvolge Gesù sulla montagna, così la Parola può trasformare i nostri pensieri e i nostri cuori.
Nella vita quotidiana, questo brano ci esorta a “scendere dal monte” con rinnovata fede e coraggio, pronti a testimoniare Cristo nei piccoli gesti e nelle sfide di ogni giorno. Un suggerimento concreto: riserviamo qualche minuto ogni giorno, anche durante le vacanze, per una breve lettura del Vangelo e una preghiera di contemplazione. Così, come gli apostoli sulla montagna, anche noi possiamo riconoscere in Gesù la luce che dà senso autentico alla nostra vita.
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