Martedì della XIX settimana del tempo ordinario

Il brano evangelico di Matteo 18,1-5.10.12-14 ci introduce nel cuore dell’insegnamento di Gesù sulla grandezza nel Regno dei cieli. I discepoli si interrogano su chi sia il più grande, ma Gesù capovolge le logiche umane: chiama un bambino e lo pone al centro, dicendo che solo chi diventa come un bambino entrerà nel Regno dei cieli. Questo gesto, così semplice ma potente, ci richiama all’umiltà, alla fiducia e alla trasparenza di chi non pretende di essere il primo, ma vive della gratuità e dell’amore di Dio.
Il mese di agosto, spesso mese di vacanze e di pausa dalle attività usuali, può essere un’occasione privilegiata per fermarsi, approfondire e meditare la Parola di Dio. In questo periodo di riposo, possiamo ritrovare quella semplicità e quel silenzio necessari per ascoltare davvero la voce del Signore nei piccoli eventi quotidiani.
San Giovanni Crisostomo ci ricorda: “Non c’è nulla che avvicini tanto all’amicizia con Dio quanto la cura e la protezione dei piccoli”.
E anche l’Antico Testamento, nel libro dei Proverbi (Proverbi 3,5), invita: “Confida nel Signore con tutto il tuo cuore e non affidarti alla tua intelligenza”.
La parabola della pecora smarrita ci parla dell’amore instancabile di Dio che va in cerca dell’ultimo, del piccolo, di chi si sente perduto. Nessuno è dimenticato: ogni persona è preziosa agli occhi di Dio.
Oggi, nella nostra vita quotidiana, questo brano ci invita a coltivare una fede semplice, fatta di fiducia e di ascolto, e a prenderci cura dei “piccoli” che incontriamo: bambini, poveri, emarginati, chi ha bisogno di vicinanza. Un consiglio pratico di fede: durante questo mese, ritaglia ogni giorno anche solo pochi minuti per una lettura silenziosa del Vangelo; chiedi a Dio un cuore semplice e umile, pronto a riconoscere la Sua presenza nei piccoli gesti e nelle persone più fragili che ti mette accanto. Così la tua estate diventerà un vero tempo di crescita spirituale e di incontro con il Signore.
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