3 Dicembre 2025 – COMMENTO ALLA PAROLA

Don Alessandro FaranoBlogLeave a Comment

San Francesco Saverio, presbitero

Nel mercoledì della prima settimana di Avvento anno A, la Parola ci guida nel mistero dell’attesa attiva, quella che non si limita a guardare lontano ma che permette a Dio di entrare nel presente. Isaia apre davanti a noi un’immagine di straordinaria tenerezza: Isaia 25,8: “Eliminerà la morte per sempre e il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto.” È una promessa che non parla solo del futuro ultimo, ma del desiderio di Dio di incontrare oggi il nostro dolore. Il profeta annuncia un banchetto preparato per tutti, quasi a dire che il cuore di Dio è accoglienza, consolazione, abbondanza. Il salmo responsoriale risponde facendo nostra questa certezza: Salmo 22,2: “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.” È la stessa immagine del Dio che guida, nutre e protegge; un Dio che non impone, ma accompagna. Il Vangelo ci porta poi sul monte, dove Gesù moltiplica i pani e i pesci. Matteo 15,32: “Sento compassione per la folla.” Queste parole rivelano la radice di ogni miracolo: non il potere, ma la compassione. Gesù non abbandona nessuno nella fame, non fisica e non spirituale. La salvezza, allora, non è un’idea astratta, ma un gesto concreto che raggiunge la nostra insufficienza e la trasforma. In questo intreccio di promessa, fiducia e compassione risplende la memoria liturgica di San Francesco Saverio, l’instancabile missionario capace di attraversare oceani mossi solo dall’amore di Cristo. Di lui rimane una preghiera che è quasi un grido del cuore: «Ti amo, non perché tu possa darmi il paradiso, ma perché tu sei il mio Dio.» Così l’Avvento diventa missione: lasciarci amare per diventare strumenti di un amore che si dona senza misura. E allora la Parola ci chiede: che cosa posso offrire oggi a Gesù perché lo moltiplichi? Un frammento di tempo, un gesto di carità, un perdono difficile? Per vivere questo Vangelo in modo pratico, scegli oggi di compiere un atto di compassione concreta verso qualcuno che fa fatica: un messaggio, un aiuto, una parola gentile. Perché la speranza dell’Avvento cresce quando scegliamo di essere, come Francesco Saverio, mani che portano il pane della consolazione a chi ha fame di amore.

𝗜 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗜 𝗖𝗔𝗡𝗔𝗟𝗜

https://linktr.ee/Ilcenacolowebtv

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *