Sesta domenica di Pasqua
Nel Vangelo di Giovanni 14,23-29, Gesù ci offre una promessa dolce e profonda: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui». L’amore vero verso Dio non è fatto solo di emozioni, ma si manifesta nell’ascolto e nella custodia della sua Parola. Il cuore che ama Cristo diventa la sua casa.
Questa dimora non è un rifugio statico, ma una presenza viva e trasformante. Gesù promette anche il dono dello Spirito Santo, il Consolatore, che insegna e ricorda tutto ciò che Egli ha detto. È Lui che ci guida nel tempo della Chiesa, quando Cristo non è più visibile agli occhi, ma è presente nel cuore e nella fede.
Sant’Ireneo ci ricorda: «Dove c’è la Chiesa, là c’è anche lo Spirito di Dio; e dove c’è lo Spirito di Dio, là c’è la Chiesa e ogni grazia»
La pace che Gesù ci lascia è diversa da quella del mondo: non è assenza di problemi, ma presenza di Dio in mezzo alle prove.
Nel mese di maggio, guardiamo a Maria, la prima che ha custodito la Parola e ha permesso allo Spirito Santo di agire pienamente in lei. Lei è la “casa” perfetta di Dio, Colei che ha vissuto la presenza del Padre, del Figlio e dello Spirito. In Maria troviamo il modello del discepolo che accoglie, ascolta e ama.
Anche noi possiamo diventare dimora di Dio nel quotidiano, facendo spazio alla sua Parola e lasciandoci guidare dallo Spirito.
- Dedica ogni giorno un momento all’ascolto del Vangelo. Anche solo un versetto può aprire il cuore alla presenza di Dio e diventare luce per le tue scelte.
- Coltiva la pace interiore attraverso la preghiera mariana. Il Rosario è una scuola di silenzio e fiducia, dove impariamo come Maria a dire “sia fatta la tua volontà”.
Chiediamo a Maria, Madre della Parola, di aiutarci a essere cuori abitati da Dio, aperti alla pace che viene dall’alto.
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