Giovedì della decima settimana del tempo ordinario

Nel brano di Matteo 5,20-26, Gesù ci invita a una giustizia che supera quella degli scribi e dei farisei, entrando nel cuore stesso delle relazioni umane. Non basta evitare il peccato esteriore; e necessario coltivare la pace e la riconciliazione con il prossimo, perche l’ira e il rancore possono diventare ostacoli alla comunione con Dio.
Il profeta Osea ci ricorda nell’Antico Testamento: «Io voglio amore e non sacrificio, conoscenza di Dio piu che olocausti» (Osea 6,6). Questo versetto sottolinea come Dio desideri da noi un cuore riconciliato e pieno di amore, piu che semplici pratiche esteriori.
Nel mese di giugno, tradizionalmente dedicato al Sacro Cuore di Gesu, siamo invitati a contemplare quell’amore misericordioso e ardente che il Cuore di Cristo ha per ogni uomo, anche per chi ci ha offeso. San Giovanni Paolo II ricordava che il Sacro Cuore e fonte inesauribile di perdono e di pace.
Nella vita quotidiana, questo brano ci esorta a non rimandare la riconciliazione, a cercare la pace con chi abbiamo in conflitto, anche attraverso un semplice gesto o una parola di perdono. Un consiglio di fede concreto e: ogni giorno, prima di dormire, chiediamo al Signore la grazia di riconciliarci con chi ci ha ferito o con cui siamo in discordia, affidandoci al Suo amore misericordioso che tutto puo trasformare.
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