14 Luglio 2025 – COMMENTO AL VANGELO – Mt 10,34-11,1

Don Alessandro FaranoBlogLeave a Comment

Lunedì della XV settimana del tempo ordinario

Il brano di Matteo 10,34-11,1 ci sorprende con parole forti di Gesù: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada… Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me». Queste parole sembrano in contrasto con l’immagine di Gesù come principe della pace, ma rivelano la radicalità della sequela cristiana: seguire Cristo significa mettere Lui al centro, anche quando questo comporta divisioni e scelte dolorose, persino all’interno della famiglia.
Gesù non invita a rompere i legami familiari, ma a non anteporre nulla all’amore per Lui. La “spada” di cui parla è quella della verità, che a volte divide, perché la fedeltà al Vangelo può generare incomprensioni e conflitti anche tra le persone più care. È una chiamata a una scelta di campo, a non vivere una fede tiepida o di compromesso, ma a essere disposti a perdere tutto per trovare la vera vita in Lui: «Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà».
Questo messaggio si lega profondamente al mese di Luglio, dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù. Il Sangue di Cristo, versato per noi, è il segno supremo di un amore che non si risparmia, che si dona fino all’ultima goccia per la salvezza di tutti. Come ricorda San Gaspare del Bufalo, grande apostolo della devozione al Sangue di Cristo: «Il Sangue di Gesù Cristo è la chiave del Paradiso».
Questo Sangue ci invita a una fede concreta, fatta di dono di sé, di accoglienza e di carità: «Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
L’Antico Testamento ci ricorda: «Il sangue sarà per voi un segno sulle case dove vi troverete; quando vedrò il sangue, passerò oltre» (Esodo 12,13).
Il Sangue dell’Agnello è segno di salvezza, di passaggio dalla schiavitù alla libertà, dalla morte alla vita.
Nel nostro quotidiano, la sequela di Cristo ci chiede scelte coraggiose: non sempre essere cristiani è comodo o popolare. A volte significa andare controcorrente, accettare di essere fraintesi o persino esclusi. Ma il Sangue di Cristo ci dà la forza di non temere, di restare fedeli anche quando costa. In questo mese di luglio, lasciamoci interpellare dal dono totale di Gesù: partecipiamo all’Eucaristia con cuore grato, viviamo gesti concreti di carità e, se possiamo, compiamo un gesto di solidarietà gratuita – come donare il sangue o tempo a chi è nel bisogno – per rendere visibile nella vita il mistero che celebriamo.
Ogni giorno di luglio, dedica un momento alla preghiera al Preziosissimo Sangue di Gesù e chiedi la grazia di mettere Lui al primo posto nelle scelte, anche quando è difficile. E ricorda: ogni piccolo gesto d’amore, fatto per Lui, ha un valore eterno.

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