Venerdì della XV settimana del tempo ordinario
Il brano di Matteo 12,1-8 ci presenta Gesù che, attraversando i campi di grano di sabato con i discepoli affamati, si scontra con l’osservanza rigida della legge da parte dei farisei. Questi rimproverano i discepoli perché raccolgono spighe in giorno di sabato, ma Gesù risponde ricordando l’episodio di Davide che, spinto dalla fame, mangiò i pani dell’offerta, e sottolinea come anche i sacerdoti nel tempio lavorino di sabato senza essere colpevoli. Gesù conclude con parole forti: «Se sapeste che cosa significa: “Voglio misericordia e non sacrificio”, non avreste condannato degli innocenti; perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Questa citazione, tratta dal profeta Osea («Misericordia io voglio e non sacrifici», Os 6,6), ci ricorda che per Dio il cuore dell’uomo e la sua capacità di amare il prossimo sono più importanti di ogni osservanza formale. Come afferma un commentatore, «per Dio la realtà più importante è l’uomo. L’uomo è più importante del tempio e più importante del sabato». Gesù ci insegna che la legge trova il suo compimento nell’amore e nella misericordia, non nella mera osservanza esteriore.
Nel mese di luglio, dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù, siamo invitati a contemplare il dono totale che Cristo ha fatto di sé per la nostra salvezza. Santa Caterina da Siena scrive: «Chi con la mano della sua libera scelta prende il Sangue di Cristo e lo applica al suo cuore, anche se è duro come diamante lo vedrà aprirsi al pentimento e all’amore»[4]. Questo Sangue versato è il segno supremo della misericordia di Dio, che supera ogni legalismo e ci chiama a una fede viva e operosa.
Nella vita quotidiana, questo brano ci invita a mettere al centro la misericordia concreta verso chi ci sta accanto, soprattutto quando la tentazione è quella di giudicare o di rifugiarsi in regole senza cuore. Un consiglio di fede pratica: prima di giudicare qualcuno o di irrigidirci sulle regole, chiediamoci se stiamo davvero amando come Gesù ci ha amati, fino a versare il suo Sangue per noi. Solo così la nostra fede sarà autentica e trasformerà il mondo.
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