2 Agosto 2025 – COMMENTO AL VANGELO – Mt 14,1-12

Don Alessandro FaranoBlogLeave a Comment

Sabato della XVII settimana del tempo ordinario

Il brano di Matteo 14,1-12 ci presenta la tragica vicenda di Giovanni Battista, artefice della verità profetica che paga con la vita la fedeltà a Dio. Erode, turbato dall’annuncio di Gesù e dalla fama di Giovanni, ne teme l’influenza ma è vittima di un amore malato e di compromessi che lo portano alla decisione crudele di far decapitare il Battista, come punizione per la sua onestà morale. Questo racconto ci parla dunque del prezzo della testimonianza coraggiosa e della fedeltà alla verità, anche di fronte a poteri ostili e ingiusti.
Agosto, tempo di vacanze e rilassamento, può essere un momento privilegiato per entrare in questo mistero con calma e meditazione. Nell’ozio spirituale, tanto prezioso quanto il riposo fisico, possiamo approfondire la Parola di Dio e scoprire la forza nascosta dietro storie come quella di Giovanni Battista, eroe della verità, che ancora oggi ci chiama a vivere con coerenza e coraggio. Come ricorda Sant’Agostino, «Ama e fa’ ciò che vuoi»; questo amore alla verità deve guidare ogni nostro gesto anche quando costa fatica o sofferenza.
Attualizzando il brano nella vita quotidiana, il martirio di Giovanni ci invita a non temere di vivere la nostra fede con autenticità, anche quando nel nostro ambiente o nelle nostre relazioni ciò può risultare scomodo. Agosto, con i suoi tempi dilatati, può essere l’occasione per un esame di coscienza e un impegno rinnovato: chiediamoci come mettiamo in pratica la verità evangelica nel lavoro, nella famiglia, nelle amicizie. Il consiglio di fede pratica è quindi questo: concedersi la grazia della riflessione e della preghiera in questo mese, per tornare al ritmo quotidiano più forti e decisi a testimoniare, con parole e azioni, la fedeltà a Cristo, alla giustizia e alla carità.
In conclusione, mentre agosto ci invita al relax, non dimentichiamo che il riposo migliore è alimentare la nostra anima con la Parola, così da poter dire con Paolo: «Ho combattuto il buon combattimento, ho terminato la corsa, ho mantenuto la fede» (2 Timoteo 4,7).Solo così anche noi, come Giovanni Battista, potremo essere luce nelle tenebre del nostro tempo.

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