23/11/2025 – COMMENTO ALLA PAROLA

Don Alessandro FaranoBlogLeave a Comment

Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo

Nella solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, anno C, la Parola ci porta davanti a un Re diverso da ogni immaginazione umana. Nella prima lettura, il popolo riconosce Davide come suo re: «2 Samuele 5,3: “Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, e il re Davide concluse con loro un’alleanza davanti al Signore.”» Davide diventa re non per forza, ma per alleanza: un re che guida, custodisce, unisce. È l’immagine che prepara il cuore a comprendere la regalità di Cristo, una regalità che non domina ma raduna, non impone ma salva. Nel salmo responsoriale risuona il canto del popolo: «Salmo 121,1: “Quale gioia quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore.”» Qui la regalità di Dio non spaventa, ma attira; non umilia, ma dà gioia. Il popolo sale verso Gerusalemme perché sa che lì regna la pace, e questa pace è il dono vero del re che Dio ha scelto.

E nel Vangelo, il volto del Re si rivela nella forma più sorprendente: «Luca 23,42: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno.”» e poi la promessa: «Luca 23,43: “In verità io ti dico, oggi sarai con me nel paradiso.”» Il trono è una croce, la corona è di spine, i sudditi sono due ladroni, e il primo a entrare nel Regno è un uomo condannato. Qui comprendiamo che Cristo è Re proprio perché ama fino all’estremo. Sant’Ambrogio commenta così questo momento: “Il Signore preferì salvare un ladrone piuttosto che difendere se stesso.” Ecco la regalità di Gesù: il suo potere è misericordia, la sua autorità è perdono, il suo trionfo è restituire dignità a chi crede di averla perduta per sempre.

Tutta la liturgia di oggi ci dice che Cristo non è un re che prende, ma uno che dona; non è un re che siede lontano, ma uno che scende vicino; non è un re che giudica dall’alto, ma uno che salva dal patibolo. E allora la domanda diventa semplice e radicale: quale re sto seguendo? Il re delle mie paure? Il re delle apparenze? Il re del successo? O il Re della croce che mi guarda e mi dice: “Oggi sarai con me”?

Nella vita quotidiana, un consiglio di fede pratica: scegli oggi un gesto che renda Cristo Re nella tua storia concreta. Può essere un atto di misericordia verso qualcuno che fatichi a comprendere, una parola di verità detta con amore, un tempo dedicato alla preghiera anche se ti sembra di non avere tempo. Rendi a Lui la signoria sul tuo cuore. È così, con piccole decisioni di amore, che Cristo diventa davvero il Re dell’universo, ma soprattutto il Re della nostra vita.

𝗜 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗜 𝗖𝗔𝗡𝗔𝗟𝗜

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