Sabato della prima settimana di Avvento – Anno A

Nel sabato della prima settimana di Avvento anno A la Parola ci conduce nel cuore della speranza messianica. Isaia apre davanti a noi un mondo guarito, un’umanità nuova dove il Signore interviene con potenza e tenerezza. Isaia 30,19: “Popolo di Sion, tu non piangerai più: a un tuo grido di supplica il Signore ti farà grazia.” È un’immagine profondamente avventuale: Dio non resta lontano, si china sul nostro grido e prepara per noi una strada di luce. Poco dopo, il profeta aggiunge: Isaia 30,21: “Una voce alle tue spalle dirà: ‘Questa è la strada, percorretela.’” Non siamo lasciati soli nella fatica del discernimento; la voce del Signore ci guida, spesso con delicatezza, nei crocevia della vita.
Il salmo responsoriale risponde a questa promessa con una supplica fiduciosa: Salmo 146,8: “Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto.” È come se il salmista confermasse ciò che Isaia annuncia: Dio interviene lì dove siamo più fragili. Guarisce ciò che non riusciamo a vedere, rialza ciò che non riusciamo più a sollevare. In Avvento questa promessa diventa un invito ad aprire gli occhi sul modo in cui il Signore già opera nella nostra vita, spesso nei gesti più umili.
Nel Vangelo, Gesù guarda la folla e sente compassione. Matteo 9,36: “Erano stanchi e sfiniti, come pecore senza pastore.” E proprio lì, nella stanchezza del popolo, nasce la missione: Gesù invia i discepoli a guarire, liberare, annunciare. È come se dicesse: “Quello che avete ricevuto, donatelo.” Non è solo un comando, è un riflesso del cuore stesso di Cristo, quel cuore che San Nicola, il santo che oggi ricordiamo, ha imitato con radicalità. La tradizione lo descrive come vescovo dal cuore ardente e generoso, capace di intervenire in silenzio e con discrezione per sollevare i poveri e sostenere i deboli. La sua carità nascosta e concreta è l’eco viva del Vangelo che oggi ascoltiamo.
In tutto questo risuona la sapienza di Sant’Agostino che ci ricorda: «Ama e fa’ ciò che vuoi», non come licenza ma come misura dell’autenticità: se ami come Cristo, ogni gesto diventa Vangelo vissuto.
E alla fine la domanda dell’Avvento ci raggiunge con semplicità: da quale parte della folla mi riconosco oggi? Sono tra gli stanchi che hanno bisogno della compassione di Cristo, o tra coloro che Lui vuole inviare per essere segno della sua tenerezza? Forse entrambe le cose. E per questo un semplice consiglio di fede pratica: oggi compi un gesto nascosto di carità, qualcosa che nessuno applaudirà ma che farà sorridere il cuore di Dio. È il modo più vero per imitare San Nicola e preparare uno spazio vivo al Signore che viene.
𝗜 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗜 𝗖𝗔𝗡𝗔𝗟𝗜
