Natività di San Giovanni Battista

Il brano di Luca 1,57-66.80 ci racconta un evento carico di stupore: la nascita di Giovanni il Battista, il precursore del Signore. Tutto sembra ordinario all’inizio – una nascita, una famiglia, una comunità che si rallegra – ma poi accade qualcosa che rompe gli schemi: il bambino non si chiamerà come il padre, ma “Giovanni”, un nome nuovo, inatteso. E quel nome significa “Dio è misericordioso”.
Nel mese di giugno, dedicato al Sacro Cuore di Gesu, questo significato diventa particolarmente eloquente. Il Cuore di Cristo è il segno visibile dell’invisibile misericordia di Dio. E Giovanni, fin dalla nascita, ne è l’annunciatore. Non parla ancora, ma gia la sua esistenza annuncia che la storia non è governata solo da logiche umane, ma da un Dio che entra nei percorsi della vita e li rinnova.
Zaccaria, il padre, riacquista la parola solo quando accetta questa novità e obbedisce alla volontà di Dio. E’ un momento forte: quando smettiamo di voler controllare tutto, allora possiamo davvero lodare Dio. Anche noi, come Zaccaria, a volte restiamo “muti” spiritualmente, bloccati, incapaci di cantare la fede, finché non ci apriamo a cio che Dio vuole compiere, anche se non corrisponde ai nostri piani.
Come dice il profeta Geremia: “Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo; prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato” (Ger 1,5). La nascita di Giovanni ci ricorda che ogni vita ha un senso profondo, una chiamata unica, preparata da Dio. E il Cuore di Gesu ne è la garanzia: un amore personale, che conosce ognuno per nome e chiama ognuno a un compito nel mondo.
Anche Papa Francesco ha detto piu volte che “Dio ci sorprende” e che “la fede è camminare con Lui anche quando non capiamo tutto”. Questo è quello che accade a Zaccaria ed Elisabetta, e può accadere anche a noi: Dio ci sorprende attraverso eventi, incontri, svolte inattese che, se accolti, diventano strade di grazia.
Viviamo in tempi in cui tutto sembra gia scritto, pianificato, previsto. Ma Dio continua a scrivere storie nuove. Il Vangelo di oggi ci chiede: sei disposto a lasciarti sorprendere da Dio? A lasciare che nella tua vita si realizzi qualcosa che va oltre i tuoi programmi?
Il consiglio di fede per la vita quotidiana è questo: quando vivi un cambiamento, piccolo o grande, non chiuderti nella paura. Prega cosi: “Signore, che vuoi dirmi attraverso questo?” E chiedi al Sacro Cuore di Gesu un cuore docile, capace di accogliere la Sua volontà, anche quando e diversa dalla tua.
Il nome “Giovanni” ci ricorda ogni giorno che Dio è misericordia. Lascia che questa sia la luce che orienta la tua giornata: Dio non smette di credere in te.
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